Abbinare il giusto vino al dessert è un’arte non da tutti, specie perché in tanti sono dell’opinione che il contrasto sia la soluzione migliore quando si parla di dolci e spesso si abbina al dessert un vino secco o uno spumante brut, con l’obiettivo di cancellare la sensazione di dolce che andrebbe piuttosto esaltata. In verità la scuola italiana vede le cose da tutt’altro punto di vista.
Per quanto il vino da abbinare al dessert dipenda appunto dal dessert, la regola generale prevede che il dolce vada abbinato assolutamente ad un vino dolce, meglio se ottenuto da uve aromatiche: esempi intramontabili sono il Moscato o lo Spumante d’Asti, il Bracchetto d’Acqui, ma anche la Vernaccia nella sua variante dolce.
- Bottiglia da 75 cl
- Floreale, frutta bianca e tropicale
- Moscato d'asti
- Vino spumante di qualità del tipo aromatico dolce
- Colore rosso vivo e dall'aroma piacevole e fruttato
- Ideale come aperitivo dolce e per il fine pasto
In generale non sbaglia chi opta per un vino muffato, passito, magari ottenuto dall’uso di uve mature, forte e aromatico. Qualunque sia il vino che si sceglie di servire con il dolce (sia esso al cucchiaio, di pasticceria secca o meno, al cioccolato etc) l’importante è che abbia un elevato residuo zuccherino.
Diversamente da come molti reputano, la scuola italiana è dell’opinione che uno spumante brut o un extra dry, esattamente come un vino secco si combinino male con la sensazione di dolce che la pasticceria regala al palato del commensale, alterandola.
Il principio che ha la meglio in questo caso è quello della concordanza: tutto questo evita un litigio gustativo a tavola. Vini amabili e dolci invece hanno la possibilità di esaltare le sfumature del dessert servito.
Ultimo aggiornamento 2024-12-06. Link di affiliazione. Immagini da Amazon Product Advertising API
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