Nelle Marche, cosi come in molte altre regioni italiane, la storia della viticoltura risale a fine ‘800, in seguito alla riorganizzazione dei vigneti dopo il flagello della Fillossera.
Regione in prevalenza collinare e montana, la Marche sono caratterizzate da un terreno profondo e permeabile, frutto dell’azione millenaria dei torrenti che dagli Appennini sfociano nell’Adriatico.
Il clima è mediterraneo lungo la costa, mitigato dalla presenza del mare. Salendo verso gli Appennini, il clima assume via via tratti tipici continentali, con importanti escursioni termiche.
I terreni coltivati a vite si estendono per 19 mila ettari e rendono all’anno circa un milione di ettolitri di vino. Il vino prodotto nelle Marche è principalmente bianco e per il 30% DOC. Ai vitigni tipici della regione (il Verdicchio su tutti), si affiancano vitigni internazionali, in grado di offrire in questa regione vini di ottima qualità.
I vitigni a bacca rossa più coltivati sono: Sangiovese, Montepulciano e Lacrima. Tra gli internazionali troviamo Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero e Cabernet Franc.
Tra i vitigni a bacca bianca più diffusi citiamo Verdicchio bianco, Biancame (o Bianchello), Malvasia bianca di Candia, Trebbiano toscano, Passerina e Grechetto. Tra gli internazionali sono degni di nota Pinot bianco, Riesling e Sauvignon Blanc.