La Calabria, lembo di terra circondato dal Mar Tirreno da un lato e dallo Ionio dall’altro, dispone di limitate zone pianeggianti dal momento che le montagne si innalzano rapidamente dalla costa.
I terreni calabri sono generalmente poco consistenti, nati dallo sgretolamento di rocce cristalline. Le poche aree pianeggianti sono di origine alluvionale, spesso ottenute dalla bonifica di zone paludose.
Il clima è mediterraneo lungo le coste, con inverni miti e piovosi ed estati calde e asciutte. Spostandosi verso l’entroterra, il clima assume caratteri continentali, con inverni più freddi ed estati calde.
La Calabria in passato era famosa soprattutto per i suoi vini da taglio ed una produzione orientata alla quantità. Con l’avvento della fillossera ed il seguente rinnovamento dei vigneti, la Calabria ha deciso di puntare maggiormente sulla qualità. Nonostante questo processo di rinnovamento, sono ancora poche le aziende che hanno intrepreso un percorso di modernizazione, puntando magari sulla riscoperta di vitigni autoctoni. La produzione annua di vino si attesta sui 500.000 ettolitri.
Tra i vitigni a bacca rossa più diffusi vi sono il Gaglioppo, il Greco nero, il Magliocco Canino, il Lacrima, la Malvasia, l’Alicante, il Nerello capuccio, il Girò, il Sangiovese, il Negretto ed il Nerello Mascalese.
Tra i vitigni a bacca bianca citiamo: Manzoni bianco, Pignoletto, Greco Bianco, Malvasia bianca, Greco, Guardavalle e Chardonnay.