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Valpolicella: il nostro itinerario per un weekend alla scoperta della terra dell’Amarone

Siete amanti del vino e da tempo avete in programma un viaggio alla scoperta di vini importanti come l’Amarone DOCG, il Recioto, il Valpolicella Classico e Riserva? Allo stesso tempo avete voglia di rilassarvi godendo di paesaggi bellissimi e gustando piatti della tradizione saporiti e prelibati come salumi, formaggi e frutta di stagione?

Non avete che da programmare un viaggio nel territorio della Valpolicella, in Veneto! Se avete a disposizione solo un weekend, ecco degli spunti e una piccola guida per visitare le cantine più interessanti e scoprire luoghi inediti, alloggiando in agriturismi o bed and breakfast caratteristici.

Valpolicella: quando le strade del vino si fondono con la storia

In Veneto, a Nord-Ovest di Verona, si trovano quattro valli adiacenti, che vanno a formare la cosiddetta “Valpolicella”. Il nome sembra risalire all’alto Medioevo (1100 circa), riportato in latino con l’espressione “Vallis pollis cellae“, cioè “Valli dalle molte cantine”. Prima del dodicesimo secolo, però, questa zona veniva chiamata Polesala.

In una posizione geografica davvero fiorente per le uve, con un clima ideale e perfetto per i vini da appassimento, la Valpolicella sorge tra la Valdadige, la Lessinia e la pianura veronese ed è a pochi chilometri dal Lago di Garda. Le brezze calde che arrivano dal Lago, infatti, si mescolano al vento freddo della Lessinia, per dar vita ad uve inconfondibili.

Un weekend in questo territorio non basta di certo per visitare tutti i luoghi più importanti del vino, ma può essere organizzato puntando su pochi ma significativi borghi per scoprire i segreti delle uve più pregiate e delle cantine con secoli di tradizione alle spalle.

Un possibile itinerario: da Sant’Ambrogio a Bardolino, passando per San Pietro

Tra la città di Verona ed il Lago di Garda il paesaggio si fa poetico: compaiono infatti davanti agli occhi vigneti e filari di Amarone, e le colline danno vita ad un’esplosione di colori. Un possibile itinerario di questo viaggio del vino potrebbe partire da qui, da Sant’Ambrogio in Valpolicella.

Immancabile la visita al chiostro della chiesa di San Giorgio, in stile romanico e che risale all’XI secolo, con vista spettacolare sul Lago. Dopo ci si può recare all’azienda vitivinicola Boscaini Carlo (dal fondatore che mise su quest’azienda nel 1948 ed è morto all’età di 102 anni bevendo pochissimo ma ottimo vino), dove vengono prodotte più di 60 mila bottiglie tra Valpolicella, Valpolicella Superiore, Superiore Ripasso, Amarone e Recioto.

Molto suggestive anche le Cantine Aldegheri (42 ettari a coltivazione diretta e coltivati da storici viticoltori) per vedere dal vivo come si realizza un vero Amarone DOCG, degustare e, se lo si vuole, acquistare bottiglie di rosso, ma anche di grappe o bollicine.

Il percorso può poi continuare verso San Pietro in Cariano (Vr), a circa 15 Km di distanza da Verona, sempre in Valpolicella ma definito anche di “pianura pedemontana”. Qui una tappa da non perdere è quella alla pieve di San Floriano, risalente al X secolo, con il chiostro settecentesco. Successivamente, se non si è troppo stanchi, si potrà visitare l’azienda agricola a gestione familiare di Angelo Nicolis e figli: 90 ettari di terreno di cui 42 a vite.

Segnaliamo anche il comune di Bardolino (Vr), più o meno a 30 Km da Verona, dove è ancora molto viva la testimonianza archeologica degli antichi Romani, attraverso le molte strutture di cinta muraria. Proprio all’interno di un anfiteatro si trova la cantina Fratelli Zeni, produttrice di vini di carattere con uve accuratemente selezionale.

Ovviamente sono tantissimi gli altri itinerari che si possono percorrere in Valpolicella, visto il gran numero di paesini produttori, ciascuno con le proprie aziende e cantine: si potrà sicuramente dare spazio alla propria curiosità, consapevoli che il risultato sarà sempre ottimo.

Ecco un esempio di itinerario: Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Negrar, Sant’Anna D’alfaedo, Fumane, Marano di Valpolicella e per concludere, giornata sulle rive del lago di Garda a Bardolino:

Mangiare, dormire ed altre esperienze: ecco alcune idee

Accanto al buon bere è necessaria la presenza di buon cibo e poi di un buon rifugio per la notte, come avveniva per i viandanti nei tempi antichi. In Valpolicella c’è solo l’imbarazzo della scelta, ricca com’è di agriturismi, aziende vitivinicole con possibilità di ospitalità per i clienti, Bed and breakfast, alberghi. Seguendo il nostro itinerario,

A Sant’Ambrogio ci si può fermare presso la cantina b&b di Boscaini Carlo sia per mangiare tutte le pietanze tipiche della zona, sia per dormire. A Negrar della Valpolicella, altro paese lì accanto, si può far tappa a Villa Spinosa, luogo di accoglienza per appassionati di vino segnalato anche dalla Guida Gambero Rosso, dove oltre ad agriturismo ed ospitalità (con appartamenti dedicati) sono previste visite guidate nelle cantine dell’azienda ed una “wine experience”, con percorsi guidati in vigna e in cantina per esperienze davvero coinvolgenti, e dopo, se lo si desidera, si potranno acquistare le bottiglie preferite in “enoteca in tinaia”.

A San Pietro in Cariano invece è consigliata la sosta all’agriturismo Brunelli Corte Cariano, struttura realizzata interamente in legno e dall’atmosfera rustica, con stanze delineate da suggestivi archi in pietra. Qui si potranno degustare anche i rinomati vini Brunelli come l’Amarone della Valpolicella, il Valpolicella classico e il Recioto. Chi ha gusti più classici può invece optare per il rusticale delle cantine Marchesi Fumanelli: si tratta di una villa seicentesca che conserva frammenti di un tempio dell’antica Roma, dedicato alla dea Flora.

Qui l’Amarone, il Valpolicella classico e Riserva vengono invecchiati in barricaie di tufo risalenti al XV secolo, mentre la produzione di vino è, altresì, effettuata con i metodi più all’avanguardia. Una country house in cui si potranno degustare le eccellenze culinarie del luogo (oltre al vino anche formaggi, olio extra vergine di oliva, salumi e miele e frutta deliziosa come le ciliegie o il tartufo) e dormire in camere davvero confortevoli, attrezzate con ogni comfort.

lago di garda

Conclusioni: esperienze da vivere con i sensi e le emozioni

Al di là degli spunti qui dati, un week end in Valpolicella potrà essere personalizzato in mille modi, secondo il gusto di ognuno. Certo è che due giorni non bastano, ma possono cominciare a fornire un “assaggio” di ciò che questo ricco territorio può offrire in termini di vini e di accoglienza: tutte caratteristiche che un buon appassionato di vini accetta sempre di buon grado.

Anna

Appassionata di vino e copywriter per VinoVeritas. La scrittura mi ha permesso di unire la mia passione per il vino al mio lavoro. Se non mi trovate su queste pagine, potete contattarmi sui canali Facebook e Twitter di VinoVeritas. Cheers!

2 commenti

  • Manca una degustazione in qualche cantina! 🙂
    Io sono stato a Negrar per fare il tour degustazione presso la fratelli Vogadori e poi su loro suggerimento la cena presso la Cooperativa a Pedemonte. La carne era fantastica!