Vino Veritas

Londra: arriva il vino solubile

Quando si parla di vino le sorprese non mancano mai e la notizia di oggi fa sorridere e rabbrividire allo stesso tempo: cosa pensereste vedendo sullo scaffale del supermercato un kit per preparare in casa il Barolo, il Chianti o il Valpolicella? No, all’interno della scatola non c’è un contratto che vi regala la proprietà di una bella vigna in Piemonte o in Toscana, e nemmeno le dritte per far crescere uva buona e sana. Pare che il contenuto della confezione sia costituito da piccole bustine da diluire con l’acqua per il confezionamento tutto casereccio di un “buon” vino italiano, aggiungiamo noi, solo per via del nome.

Naturalmente sarebbe impossibile trovare il kit in un qualsiasi supermercato della penisola dato che in Italia il vino è una questione seria: la patria del vino fai da te è Londra, dove pare che più utenti di quanti ci si aspetterebbe, provano la novità.

L’idea, che ha mandato già su tutte le furie gli amanti del vino italiano, quello buono veramente e Doc, è venuta ad alcuni inventori della Svezia e del Canada che hanno pensato di poter riprodurre grazie all’uso di bustine ed acqua una specialità italiana che i viticoltori nostrani ci mettono mesi per veder imbottigliata. Il vino solubile invece per attivarsi ci mette pochissimi secondi e per essere bevuto si deve attendere meno di due settimane. Ogni kit, il cui costo si aggira intorno ai 40 euro, consente di produrre almeno 30 bottiglie di vino, che assicura chi lo vende, è gustoso per davvero.

Naturalmente in Italia le prime reazioni non si sono fatte attendere dato che il vino in polvere sfrutta nomi famosi andando a pesare sul tanto amato e taroccato made in Italy. Secondo la Coldiretti ancora una volta l’Italia è stata derubata delle sue ricchezze territoriali e il cliente che acquista il prodotto, convinto di comprare un vino di buon livello, incappa invece in un prodotto di pessima qualità e naturalmente in seguito non acquisterà nemmeno l’originale.

Tanto per condividere qualche numero, si stima che il fatturato del falso agroalimentare italiano ammonti a circa 50 miliardi di euro, tutti sottratti ai viticoltori, contadini e artigiani italiani e il kit per il vino fai da te accrescerà ancor di più la cifra già di su notevole.

Claudia Zedda

2 commenti

  • Da anni ci caliamo di buon gusto e senza porci troppe domande caffé solubile, té solubile, latte solubile, orzo solubile e Dio solo sà quanti altri prodotti “al gusto di” e oggi andiamo su tutte le furie per un prodotto che potrebbe essere il futuro alimentare? Proprio non capiró mai il genere umano.