Buone nuove per il mondo vino: fin da quest’anno arriveranno le vendemmie bio. L’Unione Europea non solo ha previsto la nascita del nuovo marchio, ma anche alcune regole ferree per ottenere la qualifica di vino biologico.
Potranno diventare vini bio quelli prodotti dalle uve che verranno raccolte fra pochi mesi, a patto che alcune caratteristiche enologiche vengano rispettate.
Né l’acido sorbico né la desulfurazione saranno autorizzate e il livello di solfiti dovrà essere decisamente basso, fissato al massimo su 100 mg per litro nel caso di vini rossi e 150 mg per litro nel caso di vini bianchi e rosé. Il differenziale dovrà essere di 30 mg per litro quando il tenore di zucchero residuo si dimostrerà superiore a 2 g per litro.
Queste sono le regole da rispettare per conquistare il tanto ambito titolo di vino europeo bio e pare che di vigneti disposti a giocar la partita ce ne siano parecchi. Si stima che le produzioni di vino biologico per quest’anno si aggirino intorno ai 75 mila ettari di vigneti per una superficie totale di 3,5 milioni di ettari distribuiti in tutta l’Unione Europea.
Ci rallegra la piccola vittoria italiana, che per la produzione di vino bianco, chiaramente biologico, è prima in fatto di produzione con i suoi 30.341 ettari impiegati. Ci seguono a distanza la Francia e la Spagna con 21.403 ettari per l’una e 17.665 ettari per l’altra.
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