Vino Veritas

I rossi di Puglia: profumo di festa

vino-rosso-pugliaLa Puglia ti entra nel sangue, esattamente come i suoi vini; basta degustarli anche di sfuggita che non se ne può più fare a meno, sarà forse per quel genuino che conservano dentro, per quel ricordo di sole e di mare, o per quella fragranza di benessere, relax e vacanza alla quale si associano. Sarà quel che sarà: ciò che conta veramente sono le grandi doti dei vini che provengono da questa regione, che ad oggi ancora non godono della fama che meriterebbero.

Il mio primo assaggio di Puglia l’ho avuto dentro un bel calice di cristallo luccicante contenente l’incantato e incantevole Primitivo di Manduria, rubicondo e fragrante. Ancora oggi rimane il Rosso Pugliese che io prediligo con quel non so che di Mar Jonio che ancora conserva, ben mescolato al sapore di macchia mediterranea profumata di selvatico. Si sposa alla perfezione con arrosti, meglio se alla griglia, e meglio se cotti su dell’ottima legna, ma anche a primi piatti accompagnati da condimenti robusti e sostanziosi. Solo di recente ho scoperto che esistono anche le varietà dolce naturale e liquoroso, che ben si legano con la pasticceria secca. Sorseggiare un calice di Primitivo di Manduria è un’esperienza avvolgente.

Meno noti ma non per questo meno meritevoli sono il Brindisi, ottimo se abbinato con primi piatti e carni in umido, il Castel del Monte, che da il meglio di sé quando accompagnato da formaggi di pecora, il Copertino, da servire con carni alla griglia e formaggi di media stagionatura.

Se invece intendi cucinare del capretto, dell’agnello o servire formaggi a pasta dura puoi puntare sul Leverano nella sua variante riserva, o sul San Severo.

Capitolo a parte è da dedicarsi al Negroamaro, uno dei vitigni più diffusi in Puglia, a bacca rossa. Questa delizia ha un corpo da vino rosso, ma regala le sensazioni olfattive proprie di un vino bianco: un vino unico nel proprio genere. Per questo ben si abbina a piatti di carne ma anche di pesce. Una delle associazione meglio riuscite è quella del Negroamaro  con le cozze gratinate. Provare per credere.

Ultimo aggiornamento 2024-04-24. Link di affiliazione. Immagini da Amazon Product Advertising API

Claudia Zedda

1 commento

  • Confesso che tempo fa avevo uno strando preconcetto riguardo ai vini pugliesi. Ma qualche anno fa ebbi la felice idea di invitare a cena un amico con famiglia al seguito il quale si presentò con una cassetta di bottiglie di Negroamaro. Fu una scoperta favolosa. Mi sono documentato e più in generale sui vini di Puglia scoprii che questa regione era la principale produttrice di vino ed olio nell’antica Roma fino al tardo impero.