Vino Veritas

Il fascino della lattina: il vino cambia volto

vino-lattinaL’aristocratica bottiglia di vetro con tanto di tappo in sughero ha fatto il suo tempo; è questo che vorrebbero farci capire i produttori francesi che negli ultimi mesi si sono lanciati in una nuova avventura: il vino in lattina.

Le aziende temerarie per ora sono due: la Winestar che ha presentato il prodotto niente meno che al “Vinexpo” di Bordeaux e la Spirit Airline che in collaborazione con la Friend Wine In a Can ha deciso di servire vino frizzante in lattina e ad alta quota.

Dietro questa che pare alla vecchia Europa amante della classica bottiglia e del calice, una bella e buona assurdità, c’è un’idea commerciale niente male: raggiungere un target di clienti che hanno voglia di rompere gli schemi e buttarsi in nuove avventure enologiche.

La Winestar ad esempio ha scelto di immettere sul mercato lattine con formato da 187 ml, green e quindi facilmente smaltibili, con rivestimento interno di modo che il vino non entri in contatto con l’alluminio e con un costo che si aggira intorno alle 3 euro: l’obiettivo è probabilmente quello di puntare sui single che una bottiglia intera non la comprano  per evitare lo spreco di vino e di denaro, ma che con “il quartino” in lattina e low cost, possono concedersi il piacere di un bicchiere di vino bianco o rosso senza troppi pensieri.

La Spirit Airline invece punta tutto sulla comodità e sul costo: trasportare ad alta quota una bottiglia di vino non è solamente scomodo e impegnativo, ma anche dannatamente costoso. Con le bottiglie in lattina i costi si dimezzano e ognuno ad alta quota potrà dedicarsi al piacere del vino, seppure in lattina. C’è però chi giura che il sapore metallico del contenitore non gioverà per niente al vino.

Claudia Zedda

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