Vino Veritas

Bye bye vino in polvere: Bruxelles vieta la vendita dei wine kit

Ti ricordi del vino in polvere? Quello venduto in confezioni che consentivano la produzione di molte bottiglie di vino fatto in casa? Ovviamente a chiamarlo vino, tanto più fatto in casa erano in pochi, quel che conta è che bastava un wine kit e dell’acqua per creare circa 30 bottiglie di simil vino in meno di cinque giorni.

Al danno per i clienti che sceglievano di provare la novità del vino liofilizzato c’era anche la beffa per le grandi denominazioni italiane: le etichette di questi wine kit assicuravano la produzione casereccia del Chianti, del Lambrusco, del Frascati e del Valpolicella, tanto per fare qualche nome.

Naturalmente l’Italia non è rimasta a guardare e a breve gli audaci kit del vino fai da te, verranno posti al bando. Ad annunciarlo è stato qualche giorno fa il Commissario Ue all’Agricoltura, Dacian Ciolos, che conferma come la Commissione abbia già provveduto a contattare le autorità italiane e britanniche perché venga vietata immediatamente la circolazione dei wine kit.

Non solo il prodotto viola palesemente le norme sull’etichettatura, citando senza diritto denominazioni d’origine o indicazioni geografiche tipiche, ma mina anche il prestigio dei vini Dop e Igp.

Una decisione che pare quindi assimilare quelle norme facenti parte del “pacchetto qualità” che Bruxelles ha varato nei mesi scorsi. In generale ogni paese membro ha accettato di attivarsi per il rispetto sul proprio territorio delle denominazioni Dop e Igp di prodotti appartenenti a qualsiasi paese Ue: ecco perché le autorità britanniche sono chiamate in prima persona ad intervenire e a bloccare la vendita di prodotti che richiamano senza diritto le denominazioni italiane.

Ora tutta l’Europa è in attesa: verranno fissate pene esemplari per i taroccatori? Tu cosa ne pensi?

 

Claudia Zedda

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